RIASSUNTO CAPITOLO PRECEDENTE:
SPOILER 520:
Negli altri 2 CAPITOLI la 517 e 518 c’è stato lo scontro fra i due schieramenti fra le squadre di infiltrazione, dove la Foglia sembrerebbe aver avuto la meglio, perchè nella puntata 519 il fratello di Sai e il maestro Sasori vengono sconfitti e si scopre che la tecnica proibita di Kabuto ha un punto debole… Il punto debole dell’immortalità è che chi ritrova la pace interna che non aveva avuto in vita libera l’anima legata al mondo reale dalla tecnica proibita.
Dopo che Sasori e il fratello di Sai svaniscono il manga si sposta su Kabuto e Madara, dove Madara intuisce che Kabuto voglia che le due fazioni si annientino l’una con l’altra in modo da avere il controllo poi lui, ma Madara dice che non sarà così e sarà lui a sfruttare la situazione.
Intanto Naruto si sta allenando con Killer Bee per creare la Bomba Bijiu, ovvero l’arma più potente della Volpe a Nove Code. Qui si viene a scoprire che Naruto non può utilizzare questa tecnica visto il carattere ostico della Volpe e l’Otto Code gli spiega tutto del perchè, dicendogli di puntare a potenziare le tecniche che conosce già usando il livello base della Volpe. Qui si viene a scoprire una novità però, perchè Naruto quando prova a creare un Rasengan in modalità base mischiando il suo chackra con la Volpe a Nove Code si viene a creare la Bomba Bijiu e qui Killer Bee chiede al protagonista chi gli ha insegnato questa tecnica.
Naruto gli risponde e poi si arriva alla conclusione che questa tecnica fosse stata creata proprio apposta per lui! Il capitolo finisce con l’allenamento in corso per perfezionare la tecnica…
SPOILER 520:
Naruto sta provando a controbilanciare bene il chakra “bianco” e quello “nero” del Kyuubi per poter eseguire il Rasengan in modalità Bijuu e, nonostante l’ennesimo fallimento, il ragazzo riprova subito a crearne un altro. Bee lo avverte delle difficoltà di manipolazione che questo particolare tipo di chakra ha e, soprattutto, dice a Naruto di guardarsi le mani: non essendo completamente in modalità Bijuu, i palmi delle mani di Naruto sono tutti bruciacchiati e, secondo Bee, il ragazzo deve riposarsi un po’. Ma Naruto non ci pensa nemmeno…lui vuole imparare subito questo Jutsu e, testardo come sempre, il ragazzo non si arrende di certo alle prime difficoltà!
Kabutomaru ha catturato Anko viva ma Madara, come abbiamo visto nel capitolo precedente, non si fida per niente del suo alleato che, lasciando la ragazza viva, dimostra ai suoi occhi che c’è qualcosa “che non va”. Kabutomaru spiega a Madara che Anko è stata una degli “esperimenti” di Orochimaru e che, per diventare più forte, egli ha bisogno del charka della ragazza…il chakra di una persona con il sigillo maledetto! E poi servono “cavie vive” per la tecnica della risurrezione e, dopo che avrà assorbito il chakra di Anko, la ragazza diventerà un ottimo “contenitore”. Madara sa che, comunque, gli “alleati di oggi saranno i nemici di domani” e che, se permetterà a Kabutomaru di potenziarsi, questo potrà diventare molto più pericoloso. Kabutomaru capisce che Madara non si fida proprio di lui e che deve “dargli” qualcosa in cambio per avere il suo appoggio e così, cercando di mantenere la calma, lo shinobi chiede all’Uchiha cosa vuole da lui. Madara risponde dicendogli che vuole solo vedere la tecnica della resurrezione con i suoi occhi ma, soprattutto, vuole capire come fare a fermarla. E, se Kabutomaru non accetterà, ci penseranno i suoi occhi a procurarsi le informazioni necessarie…
Kabutomaru accetta e, dichiarando che Anko è “off-limits”, spiega a Madara che ci vogliono delle “cavie” per avviare la tecnica. Madara non ci pensa su due volte e, usando il suo jutsu spazio-temporale, fa apparire Torune e Fuu. E, dopo aver spezzato il collo a Torune, Madara dice a Kabutomaru che ora ha tutto quello che gli occorre per eseguire la sua tecnica. Kabutomaru, notando la “brutalità” di Madara, decide di mostrare al suo “alleato” come funziona la tecnica e così, estratto un rotolo, lo shinobi si prepara al “rito”. Per prima cosa occorre un po’ del “materiale organico” della persona da resuscitare…materiale che, impresso sulla pergamena, servirà per “richiamare” lo spirito dell’individuo. E, se non si ha il giusto “ammontare” di materiale…beh, la resurrezione non può essere applicata. Ed è per questo che Orochimaru ha fallito nel tentativo di richiamare il Quarto Hokage: essendosi “suicidato” con la tecnica del Sigillo del Diavolo, Yondaime ha mandato il suo spirito in un posto lontano dove nessuno avrebbe potuto richiamarlo se non, ovviamente, con una quantità “abnorme” di DNA. E così, avendo tutto quello che occorre, Kabutomaru lancia il suo Jutsu e, poco a poco, il povero Fuu viene “assorbito” dall’anima e dalla personalità di Torune che, a tecnica completata, riprende le sue sembianze nel corpo dell’amico. Questa tecnica, a detta di Kabutomaru, è una delle più “perfette” e “perfezionate” che ci siano e, nonostante ci vogliano molte cose per poterla adoperare, quando viene lanciata è praticamente “imbattibile”. Madara, stupefatto, crede che comunque ci siano molti “rischi” (soprattutto riguardo alla personalità dell’individuo e alle cose “necessarie” affinché la tecnica vada a buon fine) e Kabutomaru, sorridendo, mostra un rotolo con dei nomi…
Intanto, nel quartier generale dell’alleanza dei villaggi shinobi, arriva il rotolo con le informazioni del defunto Muta che, insieme ad Anko, era riuscito a scoprire che l’armata di Madara si sta muovendo sottoterra. Recepito questo, Ao e il Raikage decidono di contattare la squadra di “terra” di Kitsuchi che, informato dei fatti, entra subito in azione! Intanto, in un luogo non molto lontano dal covo di Madara, la squadra d’assalto di Kankuro è riuscita ad intercettare altri resuscitati (tra cui Zabusa e Haku) e, dopo averli attaccati con dei kunai esplosivi lanciati dall’alto (stanno tutti cavalcando degli uccelli d’inchiostro creati da Sai), questi accendono un fumogeno rosso per segnalare la loro posizione. Segnale rilevato da Kakashi che, insieme alla sua squadra, si sta per recare nel punto indicato dai ragazzi!
Haku ha protetto Zabusa con la sua tecnica e lo spadaccino, guardando come si sta “ricomponendo” uno degli altri resuscitati, nota che questa tecnica è davvero “terribile”. E Kabutomaru, al sicuro, sorride pensando al fatto che la tecnica di resurrezione non comporta “alcun rischio per l’utilizzatore”…
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